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Visualizzazione dei post da 2009

Merry Christmas!

Ma.... ci conosciamo?

Quante volte vi sarà capitato di trovarvi per un attimo persi, senza risposte, senza alcuna direzione? E' in quella occasione che ci si guarda DENTRO, per capire cosa ci sia che non va, che non ci permette di andare avanti. Come se guardare in noi stessi fosse la risposta a tutti i problemi, a tutte le complicanze. Eppure, siamo esseri umani che vivono a contatto con altri essere umani, e quindi non siamo - in teoria- esseri unidirezionali. Ci rivolgiamo alle altre persone, ci riveliamo e ci relazioniamo a queste in molti ambiti della nostra vita. Ma nonostante questo, continuiamo a cercare risposte ai nostri dubbi dentro di noi. Ci conosciamo davvero così bene? Anzi, ci conosciamo? Possiamo essere noi stessi la cura la risposta il cambiamento la svolta che cerchiamo? Forse dovremmo tentare di ampliare il nostro raggio di ricerca, la nostra " quête " fondamentale dovrebbe comporsi in parte del nostro sentire e in parte del sentire delle persone che ci stanno vicino. O for

Ultimatum

Offensiva e masochista, così mi appare la tua scelta. Ti sfoghi con tutti e lasci ignara me, che ti ascolto da anni. Non ti ho mai detto di fare quello che non vuoi. Ti ho sempre seguito. Ogni mese hai i soldi per vivere grazie a me. Ti ho dato la possibilità di esprimere i tuoi sentimenti quando a voce non riuscivi a farlo. Ho accompagnato i tuoi auguri, le tue dichiarazioni, le scuse, le amicizie. Ti ho fatto passare il tempo quando in classe ti annoiavi. Ho fatto da ponte a tanti rapporti a centinaia di chilometri di distanza. Ci siamo divertite, di domenica, a scrivere racconti e storie. Ricordi? In quella libreria a San Frediano, col bicchiere di vino rosso. E come mi ricambi? Col silenzio. Invece di prendere una penna e raccontarmi tutto, spiegarmi cosa c'è che non va, tu mi dimentichi. Ricordati, cara, che se sei una scribacchina non puoi usarmi solo per lavoro. Tante volte hai detto di amarmi. Torna a dimostrarlo. La carta

Città felici

La felicità non dipende dal posto dove ci troviamo. Vero, ma secondo me il luogo c'entra. Non posso credere che il fatto di vivere in una città che ci piace non abbia una buona influenza sul nostro umore, sulla nostra voglia di fare e di conseguenza di migliorare la qualità delle nostre vite. D'accordo, se ci sentiamo tristi e depressi neanche andare a vivere nella nostra città dei sogni ci sarà d'aiuto. Anche se penso che se un domani dovessi avvilirmi molto e trovare difficile continuare ad amare la mia vita, un tentativo di nuovi inizio a Parigi lo farei. Quando l'umore è medio, quando viviamo senza soffrire ma anche con una scarsa dose di entusiasmo, credo che invece possa essere in parte questione di ambiente. O almeno ho bisogno di poter sognare che la fuga altrove potrebbe riportarmi alle stelle. Sognare nuoce ancora meno di tentare.

Gli ungheresi e la vecchiaia che non arriva

Sin da quando sono atterrata la prima volta a Budapest ho osservato con attenzione l'elemento più affascinante della città, per me che sono italiana e non avevo mai vissuto in Ungheria. Mi riferisco agli ungheresi e soprattutto agli anziani. Un popolo che non ha paura del buio e non vuole incartapecorire davanti alla tv. All'una di notte cammino per la città, appena scesa dalla navetta che mi ha traghettato dall'aeroporto a Budapest. Fa piuttosto freddo, ma c'è molta vita. Oltre a studenti e turisti, ci sono molte persone - ungheresi - sopra ai 60, dall'aria energica e l'abbigliamento moderno che camminano tranquille nella notte. La mia vita in città comincia e ogni sera quando torno dall'ufficio posso sentire i miei anziani vicini chiacchierare, di solito a voce alta. A volte ci sono le tv accese e in questo caso le persone parlano a voce più alta, così da sovrastare il volume degli apparecchi televisivi. Di frequente li sento urlare con toni poco gentili e

Goodbye muro!

Il muro di Berlino non c'è più da 20 anni ormai. Ieri, 9 novembre 2009, la capitale tedesca ha celebrato l'anniversario della caduta di quel simbolico confine che rappresentava, con la concretezza del cemento, la spaccatura del mondo in due parti. La Germania è rimasta divisa in due entità statali distinte per quasi 40 anni, dal 1949 al 1990. Da una parte la Repubblica Democratica, nella sfera sovietica, dall'altra quella federale, ottenuta riunendo le zone d'influenza di Stati Uniti, Francia ed Inghilterra. Il mondo stesso era interessato da una spaccatura scricchiolante, quella tra l'Est dell'Unione Sovietica e l'ovest degli Stati Uniti. Due potenze in grado di far saltare in aria interi paesi, perchè entrambe in possesso della micidiale bomba atomica. Berlino, in quei decenni, rimase fisicamente divisa da un muro di oltre 155 km, che fu inizialmente costruito con del filo spinato e poi fortificato. Per ricordarlo mi avvalgo del bellissimo film tedesco &qu

Dopo Halloween: sapete chi è Dracula?

Halloween è passato e anche quest'anno il Conte Dracula può sentirsi onorato dall'alto numero di persone che hanno scelto di travestirsi in modo da assomigliargli. Forse anche ad alcuni di voi che mi state leggendo è capitato di indossare degli aguzzi canini posticci e un bel mantello nero e rosso per passare una serata da falsi bevitori di sangue. Quanti di voi conoscono la leggenda di Dracula? Forse pochi, di certo non tutti. In caso vi interessi, vi racconto quello che ne so io. L'Impalatore Il personaggio del conte, prima di tutto, è ispirato ad una figura reamente esistita, quella del principe della Valacchia Vlad II vissuto nel XV secolo, morto appena 35enne nel 1476. Un principe molto crudele, detto l'impalatore, che con metodi davvero ortodossi riuscì a mantenere la Valacchia indipendente dal dominio dei Turchi Ottomani, difendendo la cristianità del luogo. Gli ottomani erano ortodossi e tra le loro tradizioni vi era quella di impalare i loro nemici, usanza

Indagini sui neolaureati

Dal Corriere della Sera (Enzo Riboni) - L’impatto della crisi non ha falcidiato gli stipendi dei neo­laureati. Anzi, ad eccezione delle retribuzioni in ingresso nei settori del commercio e servizi, i giovani con la laurea specialistica se la passano me­glio che nel 2008. E’ quanto emerge dall’indagine annuale sui neolaureati appena conclu­sa dall’associazione di diretto­ri del personale Gidp. Secondo i responsabili del­le risorse umane, il più avaro è il comparto metalmeccani­co che, nel 2009, retribuisce all’ingresso un laureato quin­quennale con 21.610 euro lor­di l’anno (1.230 euro netti al mese per 13 mensilità), circa 300 euro in più dell’anno pre­cedente. I laureati «magistra­lis » che entrano nel commer­cio/ servizi toccano invece su­bito quota 21.750 euro, ma stanno sotto di circa 1.200 eu­ro rispetto alla media del 2008. I PIU' GENEROSI- Migliori sono le perfor­mance retributive del chimi­co/ farmaceutico e del credito, rispettivamente con 25.762 euro lordi l’anno (23.704

Budapest 23 ottobre 1956: i ragazzi coraggiosi

Oggi è il 23 ottobre e mentre l'Italia si riempie di traffico a causa dello sciopero dei trasporti, anche in Ungheria si lavora meno perché si celebra una festa nazionale, la ricorrenza dell'inizio della rivoluzione ungherese del 1956. L'Ungheria, in questo giorno, si ribellò all'Unione Sovietica con una rivolta spontanea e pacifica, trasformata in sanguinosa guerriglia dall'intervento dei carri armati russi. L'Ungheria è un paese abituato alle dominazioni, che ha subito la presenza di tanti popoli, tra cui Romani e Unni, prima che i magiari si insediassero nei suoi territori, circa nel IX secolo. L'invasione turca ha provocato la perdita di molti territori, l'annessione all'impero asburgico ha limitato l'autonomia per secoli. Con la prima guerra mondiale l'impero si è dissolto, ma l'Ungheria ha dovuto subire l'invasione dei tedeschi, al fianco dei quali era entrata nella seconda guerra mondiale. Il secondo dopoguerra l'ha vista d

Primi passi a Roma

Oggi vista parte del centro di Roma. Per la decima volta, credo, ma di sicuro per la prima da sola. A Termini ho chiesto a dei poliziotti come si fa per andare verso la Fontana dei Trevi e loro mi hanno risposto: "Devi prendere la metro" "E per andarci a piedi?" "Devi prendere la metro da qui." Quindi ho dovuto comprare una cartina, per andarci a piedi. La cartina mi ha indicato la strada senza cercare facili scappatoie e senza cercare di cambiarmi la giornata. Ho percorso Via Cavour per un breve tratto, soffermandomi a guardare la Piazza dell'Esquilino, poi ho svoltato leggermente in una bella strada in pendenza, che si chiama Via di Santa Maria Maggiore e dopo un po' cambia nome. Poi ho imboccato Via Milano e camminato fino al Ministero degli Interni. Da lì, Via Ferrara mi ha portato ai Giardini del Quirinale. Giunta al Quirinale, senza chiedere niente alle numerose forze dell'ordine presenti nel vasto piazzale con vista su San Pietro, ho sce

Illusione

Illusione. Comincia un pezzo con questa parola. Sono giorni che in ogni momento di attesa, e nei pullman di Roma ce ne sono molti, mi tormenta e mi diverte un'idea: e se fosse tutta una messinscena? Se il mondo non fosse il mondo ma un reality? Ricorda molto "The Truman Show", ma nel film solo il protagonista interpretato da Jim Carrey non sa di essere ripreso dalle telecamere 24 ore al giorno, ogni giorno. Tutta la finzione è costruita per lui. Se invece fosse costruita intorno a noi? In fondo per i cristiani è dichiaratamente così. Dio si è alzato un bel giorno della sua eternità e ha deciso che la solitudine lo aveva stufato. Ha creato l'uomo e da allora passa le giornate e le nottate in poltrona a guardarsi le nostre vite. Nel nostro piccolo noi, che saremmo fatti a sua immagine e somiglianza, ci siamo creati il The Big Brother. Noi no siamo "Onniqualcosa" e nemmeno ubiqui, né eterni, così ci accontentiamo di guardare dieci strulli in una casetta con
Rispondendo a Clà Età: 23 Segno zoodiacale: Acquario Colore: arancione! Città: Roma Libro: "Il cacciatore di aquiloni" di Khaled Hosseini Film: "W.A. Mozart" Di Milos Forman Telefilm preferito: The Big Bang Theory Primo viaggio in aereo: a 7 anni, per andare al Cairo :-) Lingua: Inglese Francese Spagnolo (Siciliano!) Birra o vino? Vino... Porto rosso.. Arte preferita: Canto Natale o Pasqua? Natale Estate o Inverno? Estate Mare o montagna? MARE Camicia o maglietta? maglietta Mac o Windows? Mac Piatto preferito: Kofta egiziana Cosa cucini meglio? torte e invenzioni segretissime :D Gatti o cani? ... forse cani Schopenhauer o Kant? Schopenhauer Matematica o lingue? vorrei poter dire matemagica, ma debbo dire lingue. Comici o thriller? comici Gruppo preferito: The Smashing Pumpkins Poesia preferita: Una di mio padre Pianta: Gelsomino Puzzle o bambole? Puzzle LEGO o videogiochi? LEGO Come si chiama il primo bambino di cui ti sei innamorata? tommaso!

13 Ottobre 2009

Claudia è una donna. Claudia ha coraggio da vendere. Claudia è forte, solare, intensa. Non si può starle lontani pensando che non manchi niente. Claudia sorride, combatte, si indigna si arrabbia si fa rispettare. Claudia mi sprona, e mi rende felice con poco. Claudia è una donna, una delle migliori donne che abbia mai conosciuto. Buona nuova vita, amica mia. *** Iasmin

Addio all'Università di Firenze, con affetto

Domani sarà il gran giorno per me, quello della mia laurea. Una data più importante di quella dell'esame di maturità, perché carica di significati molto diversi. Se il diploma è stato sinonimo di liberazione, la laurea lo è di soddisfazione. La ciliegina sulla torta di tre begli anni di università, ben diversi l'uno dall'altro e fondamentali per la mia crescita. Il primo, con il distacco da casa, la difficoltà nel fare conoscenza, i dubbi e le delusioni, finito con un gran corsa per essere in pari e conquistare una media alta. Il secondo con il lavoro e il tirocinio in radio, ma anche con le prime vere sofferenze della vita, prima fra tutte la scomparsa di una persona importante. Il terzo si riassume in una parola: Erasmus. Un anno di università a Budapest invece che a Firenze, con tanto di lavoro bellissimo e gratificante in un ufficio dove ho conosciuto persone meravigliose. Poi il ritorno alla realtà e i tanti problemi di questo periodo. La decisione ostinata di laurears

Bastardi senza gloria

TITOLO in ITALIA: Bastardi senza gloria TITOLO ORIGINALE: Inglourious Basterds DI: Quentin Tarantino CON: Brad Pitt, Diane JKruger, Christoph Walz ANNO: 2009 PAESE: Usa Quentin Tarantino: chi lo ama, chi lo odia, chi non lo capisce. un regista che lascia le sue impronte sui film che scrive e dirige. I tratti in comune che gli spettatori si compiacciono di riconoscere nei suoi lavori e che non mancano nemmeno in questo ultimo film, Bastardi senza gloria, ambientato durante la seconda guerra mondiale. Difficile utilizzare una categoria per Bastardi senza Gloria. Una trama drammatica, con un'ambientazione spazio-temporale tragica come quella della guerra, scene d'azione e di sangue, piuttosto crude, in cui allo spettatore è lasciata la possibilità di vedere le ferite senza cambi di scena e la beffarda operazione rituale dei "Bastardi", un team di ribelli riuniti dalla comune missione di uccidere più nazisti possibile, uccisione seguita dallo "scalpo", ovvero d

La Cina oggi

La Repubblica Popolare Cinese compie 60 anni, oggi 1 ottobre 2009. I festeggiamenti però non possono essere trasmessi in tv e le notizie sull'evento trapelano solo in segreto. Pare che vi sarà una grande ostentazione di armi, parte di un arsenale che la Cina preferisce nascondere. Un paese intrigante. Quasi 10 milioni di chilometri quadri di superficie e una popolazione che supera il miliardo e costituisce circa il 20% di quella mondiale. Un paese che ha ben poco di moderato. Una forza lavoro a costo troppo basso, la cui produzione fa soffrire l'industria occidentale, una muraglia lunga quasi 9000 km, una storia plurimillenaria che rende questo territorio la terra madre di tante invenzioni e alimenti, di cui spesso altri paesi si attribuiscono la nascita, come il gelato, nato da una miscela di neve e frutta. Il suo territorio è ricoperto per circa un terzo da praterie, ma ci sono anche molte foreste, laghi e zone montuose. La varietà del territorio fa in modo che la popolazi

Sogno di una notte di fine estate

Stanotte ho fatto un sogno ordinato, calmo, così bello da resistere al suono della sveglia coscienziosa. Campagna vicino a Siena, rossa di foglie e di sole calda come il mio battito quando vedo due fratelli dai capelli color miele. Li riconosco, nella realtà sono amici e vivono lontano in un paese altro. Il mio sogno piega la realtà Il mio desiderio ottiene quello che vuole. Lui ha un altro nome, la stessa dolcezza, gli stessi racconti. Parliamo per ore, mentre l'altro fratello manda avanti la loro fattoria. Un paesaggio idilliaco un amore non dimenticato. Questi i doni dell'ultima notte di settembre che mi lascia. Ottobre comincia. Sulla lingua la dolcezza del miele.
Visto che il passato torna, i pensieri si accavallano e il tempo sembra non passare più. Visto che spesso sprechiamo parole per cose futili, mi sono ricordata di quel sentimento vero che mi ispirò questa poesia.. 14 settembre 2008 Sto pensando a quando eravamo e non c'era nulla di impossibile per noi. Sto pensando a come sorridevamo e non avevamo ombre sul viso mai. Camminavamo per discese e salite, ci guardavamo ci ascoltavamo ci volevamo ancora bene, discese, salite. Sto pensando a quanta energia c'era, unione, risate, chiacchere. Sto pensando a quello che ci dicevamo espressioni, calore, sicurezza. Camminavamo per salite e discese, ci guardavamo ci aiutavamo ci volevamo ancora bene, salite, discese. E penso, a come tutto si sgretola, il tempo cura le ferite, ma divide ed allontana, così con facilità. Camminavamo per lunghi percorsi, ci sentivamo uniti ci vedevamo ci abbracciavamo lunghi percorsi, serate, pomeriggi, una forza. Camminavamo senza voltarci indietro, ci pensavamo

"Idem"

Il 14 settembre sera ho acceso la tv perché mi facesse compagnia durante una cena solitaria, dedicata ad un'ennesima rilettura della mia tesi di laurea. La notizia che la giornalista annuncia con il viso contrito, però, sposta la mia attenzione dalla tesi e dalla cena su di lui. Sono sorpresa, impreparata. Patrick Swayze è morto. Perchè? Aveva un tumore, al pancreas. Fatico comunque ad accettare un evento a cui i comuni mortali mi hanno purtroppo abituata, negli ultimi anni. I tumori portano via così tante persone prima che arrivino ai settanta o agli ottanta. A Patrick è andata anche peggio, visto che aveva solo 57 anni. L'attore americano, irlandese di origine e biondo di capelli, è diventato un idolo grazie ai suoi personaggi in Dirty Dancing, film del 1987 che ha fatto sognare milioni di ragazzine, e in Ghost, che ha fatto piangere tutti credo, perfino una come me che non esprime emozioni nemmeno sulle montagne russe. Da piccolo aveva studiato danza classica e praticato con

Il mare saluta

Dolce e lento è il saluto del mare, malinconico mentre l'estate si allontana. "Tornerò!" promette la principessa, ma il dubbio rimane e l'abbandono fa male. "Io vado e vengo come te, - risponde il mare - però sono sempre ovunque, non vado via per mesi." "Neanche io me ne vado, lo sai. Ci possiamo incontrare altrove, sotto al mondo." "Non voglio andare in Australia quest'anno. Sto bene qui." "Allora aspettami e non mi tradire." Un'onda si increspa, risentita: "Pensi che potrei innamorarmi di Inverno?!" Estate è già lontana, lancia i suoi ultimi raggi caldi di sole. "No, mi preoccupa di più Primavera, quella rubacuori!" "Litighiamo sempre io e lei. Mi fa agitare." Una nuvola si avvicina, spinta dal vento. "Arriva autunno, devo andare." "Potresti salutarlo!" "Mio fratello? No, non mi va." Estate lancia un bacio e il mare brilla, gode della sua ultima quiete. Autun

Pietra di fondazione

Nasce a mezzanotte un blog a quattro mani, espressione di due menti giovani e in fermento. Claudia e Iasmin. Arte, città, persone, Firenze, l'Egitto, l'Ungheria, i libri, le poesie, i racconti, la musica, il canto, il giornalismo, i riccioli, la frutta, il thé, il Mac, il mare, la natura, i colori...queste alcune delle componenti delle nostre vite. Ma meglio non dire troppo...questo post è solo una solenne inaugurazione. Al lavoro!