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Visualizzazione dei post da gennaio, 2013

Tartacronaca Nr.14 - Dal bar: sarà l'aria purificata, ma le città mi fanno male

"Bisogna accettarla così com'è" "Brava, io la accètterei per davvero, in senso letterale!" A parte l'umorismo di dubbio gusto, quello che è avete appena letto non è uno scambio di battute da bar, ma una conversazione sentita in un bar, riportata quasi in diretta dalla sottoscritta, con una differita di appena due minuti. Erano le 10.54 e la tizia dispensatrice di filosofia spicciola da cappuccino stava facendo colazione. A Budapest, dove abito, nessuno fa colazione alle 10.54, al massimo io a lavoro, quando la faccio prima dell'ora in cui gli altri pranzano. A Budapest, per la dirla tutta, non ci sono bar nel vero senso della parola - no, non lo so quale sia questo senso. Se lo scopro ve lo dico - il caffè si beve a sedere, con calma, a tavolino e non al bancone. Quindi vi ho già fatto dedurre che non siamo a Budapest, io e il mio carapace. Resta da capire dove siamo e qui, mentre la donna di prima lascia il locale, interviene di nuovo il barista della

Tartacronaca Nr.13 - storie della finta fine del mondo e di una tartaruga all'estero

Sono una tartaruga nata non so dove, cresciuta in Italia e ora esule in Ungheria, a Budapest. Vivere all'estero vuol dire essere pronti a tutto, perfino in circostanze tranquille come quando in ufficio ti chiedono se vuoi una determinata cosa e tu non riesci ad afferrare il complemento oggetto, una parola che non  conosci ma hai già sentito mille volte e quella mattina ti hanno fatto i complimenti per i progressi che stai facendo con la lingua, sarebbe un peccato guastare il momento domandando cosa vuol dire proprio quella parola lì che sanno tutti. Allora taci e acconsenti. Un'ora dopo ti trovi sulla scrivania uno dei venti oggetti più improbabili mai distribuiti nella storia degli uffici, sia esso un porta tagliacarte  - esiste, nonostante non conosca nessuno che abbia più di un taglia carte sul tavolo, tra i pochi che ancora lo usano, - o un ricambio di inchiostro per i timbri - a meno di non lavorare all'ufficio brevetti o in una segreteria si sa che una persona m