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10 tipi di articoli per avere successo sui social media - 10 types of articles to hit the big thing on social media

[ENGLISH BELOW] 

Il metagiornalismo è una cosa molto divertente. Per esempio puoi scrivere un articolo e intitolarlo "10 tipi di articoli per sfondare sui social media” che è a sua volta un modo di avere audience sui social media. 

Questo venerdì, dopo una serata turbolenta, sono tornata a casa e senza alcuna ragione se non quella di scocciarvi, ho scritto un articolo sugli articoli che sfondano sui social media all’alba del secondo quinto del terzo millennio, cioè ai giorni nostri, quando il successo non si misura in copie vendute, ma in condivisioni nella pattumiera blu che si sta portando via i nostri anni migliori.
“Vieni a vedere la luna piena?”
“Sei matto? L’ho già vista quando ero piccola, voglio restare a casa a controllare Facebook, va che qualcuno si fidanza ufficialmente e mi sfugge!”
“Va bene, ma dopo vieni a cena?”
“Ho già cenato.”
“Sono le sei, quando hai cenato?”
“Lunedì.”
“Ah, ok. Buona serata.”



Riprendiamo il filo che già avete il tasso d’attenzione di una braciola cotta tre ore e mezzo, non vorrei mettermici pure io a distrarvi. 
Oggi se vuoi scrivere un articolo di successo hai diverse alternative, ma devi attenerti  a questi moduli, se improvvisi il flop è garantito. 
Come se ti mettessi a produrre pantaloni a zampa l’anno che Vogue ha scritto che vanno quelli a sigaretta. O se ti mettessi a vendere salopette, in qualsiasi stagione e a prescindere che vanno di moda o meno: non le mette più nessuno. 
Per stendere un pezzo che trovi i suoi lettori puoi scegliere tra:


  1. Fare qualcosa di insolito - meglio se strano e poco igienico - per un periodo di tempo abbastanza lungo da trarne delle conclusioni: strampalate, inapplicabili e del tutto inutili, ma che saranno rilevanti per chi vi legge, fidatevi. Il vostro articolo titolerà qualcosa tipo: “Ho indossato mutande in legno di castagno per un mese, ecco cosa mi è successo”. Ovviamente le conseguenze del vostro test sono del tutto prevedibili, ma la curiosità che susciterete porterà inevitabilmente a cliccare sul post e scoprire che avete soffocato il vostro organo riproduttivo. Un sacrificio in nome del buon giornalismo da social media, levata di cappello e sorriso malinconico per voi, eroi di quest’epoca spietata. Una volta c’erano gli inviati speciali, adesso ci sono gli sperimentatori indomiti.
  2. Compilare una lista: intramontabile. La mente umana è fatta per amare gli elenchi, sono nell’elenco delle 7 tentazioni del demonio, subito dopo scoppiare le bollicine degli imballaggi e separare il ripieno dai due biscotti che lo circondano (o dalle fette del Kinder Fetta al Latte). Via libera alla fantasia: le 10 professioni più indicate se siete mancini, 8 metodi per avere successo con le donne nonostante vi piaccia pescare, 15 modi per riciclare i triangolini del cartone del latte dopo averlo aperto con le forbici, 7 ragioni per cui tirare una castagna in testa a vostro figlio non è un atto di violenza, 14 storie da raccontare per convincerla a darvela, Tutti gli animali strani trovati nelle buste di insalata pronta. Sono solo alcuni spunti. Niente limiti, le liste sono istruttive almeno quanto un pomeriggio nella curva dell’Inter indossando la divisa del Milan. Potete anche sfruttare le immense potenzialità del “Come fare a”. Esempio: "Come costruire una centrifuga per frutta funzionante mettendo insieme le prime uscite delle collane DeAgostini che avete comprato a 9,90 euro dimenticando che dalla seconda in poi sarebbero costate 90 euro".
  3. Buttala sullo scandalistico. Dopo anni di lezioni al mondo su come si racconta il mondo, Novella 2000 potrebbe anche riposare tranquillo nel paradiso delle riviste gloriose. Invece resta ad intrattenere le pensionate mentre aspettano sotto il casco coi bigodini, sorridendo soddisfatto alle riviste online, cui potete inviare sensazionali scoop anche senza averne trovato mezzo. Basterà scrivere: “Choc per Ryan Gosling. Ecco la brutta sorpresa al ritorno dal set.” nel testo scrivete che aveva la casa allagata oppure che non ha trovato la sua auto viola in garage. Gosling ha un’auto viola? No, ma che vuoi che ne sappiano le vostre lettrici, quelle al massimo sfogliano Novella 2000!
  4. Post-modernismo apocalittico. “Asteroide colpirà la terra” è un titolo che ogni buon giornalista “social” deve vantare nel suo curriculum. Per il contenuto spolvera qualche ipotesi esplosa pochi mese fa: ce ne sono a ritmi regolari e fanno anche bene alla circolazione, dicono gli scienziati inglesi, stimolando il nostro senso del panico primordiale e accelerando l’istinto di sopravvivenza. Giovano anche alla linea: un campione di dieci topi a dieta cui era stata preannunciata la fine del mondo ha perso 4 grammi più di un altro campione cui era stata comunicata l’eternità.
  5. Un altro classico che non fallisce mai: immaginare i personaggi storici sui Social Media. “Se Gesù fosse uno del Duemila, sarebbe su Facebook?”. “I litigi tra Amerigo Vespucci e Cristoforo Colombo su Twitter, l’America doveva chiamarsi Cristofora”. “I Tre Moschettieri e quell'opportunità mancata. Il primo hashtag poteva essere #tuttiperuno".
  6. Le infografiche: i dati danno l'impressione di utilità anche a informazioni che non servono nemmeno al grafico che deve trarne un'infografica. Questa è roba che va forte. Potete paragonare qualsiasi cosa, ovunque, fate comparazioni a iosa, calcolate indici che nessuno ha ricavato mai, supponete che alle persone possano servire numeri che non hanno nessuna attinenza con la vita comune, figuriamoci con le vite straordinarie. "Frosinone Vs. Melbourne: costo della vita a confronto". Sui prezzi andate sul sicuro, alla gente piace (ho detto "piace", non "fa comodo", "è utile", nemmeno "interessa": è tutto istinto) sapere se la birra costa meno a Macerata o a Vancouver. "Parmigiana e Panettone: valori nutrizionali a confronto per scelte più consapevoli". Così potranno scegliere il dessert di Natale più adatto alla linea e pazienza se insieme allo spumante mangeranno melanzane stufate. Tanti disegni, colori abbinati alla ca...come viene, design curato: le infografiche devono essere belle da vedere e soprattutto...lunghe. Assicuratevi che la dimensione sia tipo 5X9860 pixel. 
  7. Quando siete alla frutta ma avete finito anche quella secca (cioè siete già ricorsi alle amiche infografiche) passate al disegno a mano libera. "Ecco come apparirebbero le malattie veneree se fossero i piccoli amici del bosco", "Le fasi della vostra vita sessuali a cartoni animati", "15 animali brutti-brutti da immaginare con la faccia della nuova ragazza del vostro ex", "I vostri desideri reconditi disegnati come fossero verdure con la faccina". Fanno sempre colpo.
  8. Convincete la gente che sta sbagliando tutto. "Ecco perché sei un'idiota che non sa nemmeno affettare il cocomero", "15 parti della casa che stai pulendo nel mondo scorretto" ('inchia, 15, tengo 10 metri quadri di stanza, come la divido in quindici parti?), "79 cibi light che in realtà ti stanno facendo diventare diabetico, grasso e anche antipatico", "Pensi di aver capito come si lavano i denti? Ora ti dimostro che non lo sai!". Con le parole giuste puoi davvero provocare depressioni esistenziali. Metticela tutta.
  9. Dì ai tuoi lettori cosa devono fare. L'umanità è stanca, prima ancora di scendere dal letto la mattina è già esausta dallo sforzo di essersi svegliata, sollevala almeno del passo di dover prendere delle decisioni. "Cambia la tua vita, molla il lavoro e mettiti in proprio senza uno straccio di idea. Fai il consulente: lo fanno tutti, anche io!". "Smetti di pagare le bollette e vivi felice con meno. Ps: Accertati che qualcun altro le stia pagando per te.". "Cosa devi dire al tuo capo questa mattina appena arrivi in ufficio". "Smetti di usare l'ammorbidente." Nel 3% avrai anche la possibilità di essere responsabile di un cambiamento di vita in positivo. In tutti gli altri, ricorda che tu hai scritto quello che pensi, se questi scapestrati seguono alla lettera tutte le scemenze che leggono, di certo non è colpa tua.
  10. Rivela verità importanti. A costo di cadere nello scontato: a molti la ridondanza dà più piacere di una grattata di schiena. "La verità su Lady Oscar: era davvero gay, ma maschio", "Mc Giver: come ha cambiato la vostra crescita", "Come sarebbe la vostra pelle se non aveste mai mangiato i Pan di Stelle", "Esclusivo: il Topexan non era da mettere sulla faccia."
***

Meta-journalism is a quite funny thing. For example, it allows you to write an article and call it “10 types of articles to hit the big thing on social medias”, which it’s itself a way to get viral.
After a turbulent Friday night, I went home and without any reason but bothering you, I wrote an article about the articles which obtain success on social medias at the sunset of the fourth lustrum of the third millennium, so in our days, when fame it’s not measured in copies sold, but in shares in the blue trash-bin which is taking away our best years. 
“Come see the full moon?”
“‘re you crazy? I’ve seen it when I was little, now  I want to stay home and check Facebook, what if someone is getting officially engaged and I miss it?”
“Okkay…but are you coming for dinner, afterwards?”
“I’ve already eaten.”
“It’s six o’clock, when did you have dinner?”
“On Monday”
“Ah, okay. Good evening.”
    Let’s resume the thread now, since you already have the rate of attention of a chop cooked three hours and a half, I don’t want to contribute to your distraction.
Today if you want to write an article of great success you have several alternatives, but you have to stick to these modules, otherwise the flop is guaranteed.
It would be like if you decided to produce flared jeans after Vogue wrote that this year cigarette trousers are on fashion. Or if you try to sell overalls, whatever the season and whatever that are fashionable or not: nobody wears them any more.
To write a piece that can find its readership, you can choose between:

1- Do something unusual - preferably weird and unhygienic - for a period of time long enough to draw conclusions:  something weird, unworkable and unnecessary, but that will be relevant to those who read, trust me. Your article will title something like: "I wore pants made of cedar wood for a month, that's what happened to me." Obviously the consequences of your tests are entirely predictable, but the curiosity that you will bring about will inevitably lead to click on the post and discover that you have stifled your reproductive organ. A sacrifice in the name of good journalism to social media, raised my hat and melancholy smile for you, heroes of this era ruthless. Once there were special envoys, now there are experimenters indomitable.

2- Compile a list: timeless. The human mind is made to love lists, they are one of the 7 temptations of the devil, after the bubbles burst for packaging and separating the filling from two cookies around it. Green light to the imagination: the 10 most suited jobs if you are left handed, 8 ways to be successful with women despite you like to go fishing, 15 ways to recycle triangles of cardboard milk after opening it with scissors, 7 reasons why a pull chestnut to to your child’s head is not an act of violence, 14 stories to tell to get her to give it to you, all the strange animals found in the bags of ready-to-eat salad. These are just some ideas. No limits, the lists are at least instructive as an afternoon listening to your neighbor complaining about the sins of young generations. You can also unleash the power of the "How to". Example: "How to build a centrifuge for fruit putting together the first issue of book series with modular gadgets  you bought for 9.90 euro forgetting that from the following issues would have cost 90 Euros."

3- Throw it on the scandal. You can send to online magazines a sensational scoop even without having found a half. Just type: "Choc for Ryan Gosling. Here is the bad surprise return to the set.” In the text you’d write that the house had flooded or who has not found his purple car in the garage. Gosling car purple? No, but what do you your readers really know about anything, if they read writers like you?

4- Postmodernism apocalyptic. "Asteroid is gonna hit Planet Earth" is a title that every good social journalist should boast in his resume. For the content sprinkle some assumptions exploded a few months ago: there are some out at regular rhythms and are also good for your circulation, according to British scientists they are stimulating our sense of panic and accelerating the primordial survival instinct. Also, they are beneficial to weight loss: a sample of ten mice on a diet which was signaled the end of the world has lost 4 grams more than another sample which had been communicated eternity.

5- Another classic that never fails: imagine the historical figures on Social Medias. "If Jesus was one of the third millennium, would he be on Facebook?". "The quarrels between Amerigo Vespucci and Christopher Columbus on Twitter: America was to be called Cristofora". "The Three Musketeers and the missed opportunity. The first hashtag could have been #unusprounibus”

6 - Infographics: the data give the impression of usefulness also to information that are useless even for the graphic who has to draw the infographic itself. This stuff is going strong. You can think about anything, anywhere, make comparisons, calculate indexes that nobody has ever made, suppose that people can get benefit from numbers that have no relevance to everyday life, let alone with extraordinary lives. "Frosinone Vs Melbourne: cost of living in comparison." Pricing it good, people like (I said "like", not "suits", "it is useful”, nor even "care”: it’s just instinct) to know if the beer is cheaper in Macerata or in Vancouver. "Parmigiana and Panettone: nutritional values ​​in comparison to more informed choices." So they can opt for the most suitable Christmas dessert and never mind if they end up serving sparkling wine together with stewed eggplants. Cute designs, carefully matched colors, nice drawings: infographics must be nice to look at ... and, most of all, they have to be long. Make sure that the size is something like 5X9860 pixels.

7- When you have finished the fruit and also the dry one (i.e.: you already appeals to your friends infographics) go for freehand drawing. "That's how STDs would appear if they were the cute little friends of the forest", "The phases of your sexual life in cartoons", "15 ugly-ugly animals to imagine with the face of your ex's new girlfriend", "Your hidden desires drawn as were vegetables with the smiley ". They always blow.

8 - Convince people that they are doing all wrong. "That's because you're an idiot who can not even slice the watermelon properly”, "15 areas of the home you're cleaning up in the wrong way“ (damn, 15!, I have a 10 square meters studio, how can I find fifteen shares in here?), "79 light foods that are actually making you diabetic, fat and even obnoxious", "You think you've figured out how to brush your teeth? Now I'll show you that you are doing it all wrong!”. With the right words you can really cause existential depression. Do your best.

9 - Tell your readers what they should do. People is tired, before they even get out of bed in the morning, they are already exhausted by the effort of waking up, unload them at least of the burden e decision making. "Change your life, quit your job and stand on your own without a shred of idea. Become a  consultant: everybody does it, me too!". "Stop paying your bills and live happy with less. Ps: Make sure someone else is paying for you.". "What do you have to tell to your boss this morning when you arrive at the office to overcome his power.” "Stop using fabric softener." In the 3% of the cases you will also have the opportunity to be responsible for a change for the better. In all others, remember that you wrote what you think, if these dissolute follow to the letter all the rubbish they read, certainly not your fault.

10 - Reveals important truths. At the risk of falling into the obvious: lot of redundancy gives more pleasure than a scrape on the back. "The truth about Lady Oscar: he/she/it was really gay, but male", "Mc Giver: how it changed your growth", "How would your skin be if you had never eaten Oreos”, "Exclusive: Topexan detergent wasn’t meant for your face”. 

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